aPCR
Resistenza alla Proteina C Attivata
(Fattore V - Mutazione Leiden)
In breve:
- reagente liofilo
- Fattori I, II, IX, X, PC e PS normalizzati
- stabile 24 h dopo ricostituzione, (30 gg congelato)
Descrizione:
Il kit aPCR si basa su un metodo di coagulazione adatto per valutare la presenza del fattore V-L (Fattore V di Leiden) in plasma citratato, attraverso la sua resistenza all’azione della Proteina C Attivata (aPC). Il saggio è eseguito in assenza e in presenza della Proteina C attivata. In presenza di aPC, l’allungamento del tempo di coagulazione è direttamente proporzionale alla concentrazione del Fattore V normale, ed è inversamente correlato alla quantità di Fattore VLeiden (mutazione R506Q).
La coagulazione è innescata dal Fattore IXa purificato in presenza di fosfolipidi e ioni calcio, aggiunti al campione di plasma diluito da analizzare, in presenza e in assenza della Proteina C attivata. Da prima al campione di plasma diluito vengono aggiunti i Fattori di coagulazione purificati (Protrombina e Fibrinogeno), in concentrazioni ottimali e costanti. In seguito si aggiunge il Fattore X purificato, anch’esso a concentrazioni ottimali e costanti, in assenza ed in presenza di proteina C attivata. La coagulazione inizia addizionando Fattore IXa, in presenza di fosfolipidi e di ioni Calcio. Il rapporto dei tempi di coagulazione per plasma normale, sarà superiore a 2; se il plasma appartiene a un soggetto portatore della mutazione R506Q (Fattore V-Leiden), questo rapporto risulta più basso, ≤ 1,80.
Inserto
MSDS (IT)